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Stramaccioni: “Goal da centrale a centrale, era impensabile, vi mostro la rivoluzione dal basso di Inzaghi”
L’allenatore Andrea Stramaccioni ha sottolineato due grandi innovazioni messe in pratica dalla squadra di Inzaghi in questa stagione.
Andrea Stramaccioni a DAZN ha illustrato quelli che secondo lui sono i grossi punti di forza dell’Inter dal punto di vista tattico. “Partiamo da dietro: la «Rivoluzione dal Basso» rappresenta una fase di costruzione innovativa e da studiare per un modulo con base-3, qualcosa di realmente nuovo, perché tanti sono i sistemi che lavorano su una costruzione dominante fin dal portiere ma nessuno aveva raggiunto, con i tre difensori, i livelli della Banda Inzaghi. La rotazione fra centrali e quinti, le posizioni invertite fra centrocampisti e difensori, hanno portato un coinvolgimento difficile da arginare in costruzione che ha visto realizzare qualcosa di impensabile, cioè un gol su azione nato da un cross di un difensore centrale (Bastoni) e finalizzato in area dall’altro difensore centrale (Bisseck). Il gol nella vittoria contro la Juve, nato da Pavard in versione incursore, o il gol dirompente di Bastoni contro la Roma in contropiede, sono lì a testimoniare questo incredibile livello raggiunto «dal basso»”.
Gli inamovibili
“Secondo punto, «l’inamovibile centrocampo». Inamovibile perché nelle valutazioni del mister senza quei tre… non si scende in campo. Non ricordo in una squadra campione ed impegnata su più fronti un’assenza di turnover così evidente. E all’interno di questi «inamovibili» ci sono tre grandissimi giocatori che resteranno nella storia dell’Inter, Barella, il numero 8 perfetto, il cosiddetto «box to box», poi Calhanoglu e Mkhitaryan, due ex trequartisti che in giovane età sembravano votati esclusivamente all’offendere, col tempo trasformati in due dei giocatori più completi in fase difensiva, entrambi in alto per palle recuperate nelle statistiche della serie A. Ma se Mkhitaryan segnali evolutivi ce li aveva già dati a Roma, Calha ci è stato regalato in questa veste dalla «genialità» di Inzaghi”.
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