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Sacchi: “L’Inter può iniziare un ciclo ad una condizione, Thuram e Dimarco sapranno ripetersi?”
L’ex allenatore Arrigo Sacchi si pone una serie di interrogativi sul futuro della squadra di Inzaghi.
Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport prova ad analizzare le prospettive future dell’Inter. “Sono d’accordo con il mio amico Marotta: l’Inter può essere all’inizio di un lungo ciclo vincente. A un patto, però: che vengano confermati soltanto gli elementi veramente affidabili, quelli che possono dare qualcosa in più in futuro. Gli altri, quelli che verranno ritenuti non più utili alla causa, siano ceduti”.
Il pericolo
“Dico questo perché conosco le trappole del successo: si pensa di essere diventati invincibili, si perde quel pizzico di umiltà che è fondamentale per costruire qualsiasi impresa. Il Napoli, che prima conquista lo scudetto mostrando un gioco meraviglioso e stupendo tutti e poi incappa in una stagione storta, è un esempio da tenere in considerazione”.
Le prossime mosse
“Adesso è necessario che i dirigenti si pongano delle domande. La prima è: questi ragazzi ripeteranno ciò che hanno fatto? Lo so che nell’attimo del trionfo non è mai semplice ragionare a mente fredda e conservare la lucidità di giudizio, però è un esercizio imprescindibile se si vuole davvero aprire un ciclo vincente. Adesso, dopo aver festeggiato per la meritata conquista dello scudetto, i dirigenti e Simone Inzaghi, sempre che non lo abbiano già fatto, devono mettersi attorno a un tavolo e analizzare la situazione”.
Gli interrogativi
“Thuram è stato una splendida sorpresa, sarà in grado di ripetersi? Io penso di sì, perché mi sembra un ragazzo educato, un serio professionista dotato di ottime qualità. Stesso discorso si potrebbe fare per Dimarco, che ha avuto un rendimento strepitoso. Si confermerà ad alti livelli? E Lautaro continuerà a essere quell’implacabile cannoniere che abbiamo ammirato soprattutto nella prima parte della stagione? Dopo aver confermato i loro punti fermi, i dirigenti dell’Inter dovrebbero andare a pescare qualche giovane interessante. I giovani sono importanti perché possono crescere e dare la sveglia ai compagni che, magari, tendono ad addormentarsi sulle glorie passate”.
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