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Farris: “Nel primo anno ci siamo fatti portare via qualcosa ma oggi ci siamo ripagati, ecco perché i titolari”
Il secondo allenatore dell’Inter Massimiliano Farris ha detto la sua sulla gara di oggi ed in generale sulla stagione vincente della squadra.
DAZN ha intervistato Massimiliano Farris che ha parlato di Inter-Torino ma non solo. “Aprire un ciclo? Simone l’ha già detto, sono tre anni che questa squadra lotta per ogni obiettivo: nel primo anno sappiamo che ci siamo fatti portare via qualcosa che potevamo prenderci, ci sta sia uno scotto che abbiamo pagato noi come staff. Ma oggi ci siamo ripagati: tutto il successo di questa stagione divertendosi così dà valore a tutti i trofei vinti”.
Perché i titolari
“Le scelte di formazione? Oggi era un’atmosfera da brividi, incredibili: 90 minuti di festa, era giusto che la gente vedesse in campo quelli che hanno portato la squadra qui. Non che gli altri non l’abbiano fatto, non possiamo neanche parlare di rincalzi: dovrei dire i nomi di tutti, è riduttivo dire rincalzi. Ci hanno portato in alto, oggi era giusto fare così. I record? Si è vista anche oggi la serietà della squadra. Vogliamo ringraziare il Torino per quello che ha fatto oggi, un gesto non scontato e molto bello, la dice lunga sulla sportività e sulla maturità, e complimenti alla terna, non hanno sbagliato niente”.
L’inizio della cavalcata
“Le colpe passate ce le siamo divise equamente: Simone spesso è stato in prima linea, ha ricevuto forse troppe critiche ma è capace in questo. L’anno corso ci dicevamo che eravamo l’Inter, avevamo un valore e non potevamo perdere come stavamo facendo: da lì è cominciata la cavalcata ed è nata la meravigliosa stagione di quest’anno”.
Su Inzaghi
“Demone? Se vogliamo prenderlo in giro lo chiamiamo così, ogni tanto anche i giocatori: è il nostro condottiero, ha tenuto la barra dritta in momenti difficilissimi. Sa benissimo cosa vuol dire, oggi siamo ripagati di tutto e riusciamo a gustarci di più quello che è successo nei due anni precedenti: chi è nel calcio gode di meno delle vittorie rispetto a quanto soffre nelle sconfitte. La sconfitta ti rimane dentro, invece ora dobbiamo essere bravi a goderci il finale di campionato”.
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