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Marotta: “Indosso la cravatta con la doppia stella, mi godo la festa ma il meglio deve ancora venire”
L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta è molto fiero dello Scudetto appena conquistato.
Poco prima del calcio d’inizio di Inter-Torino DAZN ha intervistato Beppe Marotta che ha parlato di presente e futuro dell’Inter. “Allo stadio sono arrivato alle 9, sono abituato ad arrivare prestissimo. Indosso la cravatta con la doppia stella, è una bella soddisfazione. Mi sono goduto la festa ma il bello deve ancora venire. Non mi vedrete sul bus, l’attore protagonista è l’allenatore con la squadra, li aspetterò in duomo. E’ un gruppo che nel tempo è cresciuto molto in mentalità vincente: attraverso la sconfitta di Istanbul abbiamo acquisito esperienza e coraggio, sono prerogative importanti per arrivare a risultati straordinari.
Il suo cambiamento
“Sebbene abbia militato sempre in squadre professionistiche, gestire un grande club è molto diverso: c’è una pressione forte, devi prendere decisioni e hai grande responsabilità. Quando hai imparato questo subentra il coraggio: bisogna averlo di decidere nonostante le critiche, quando sei in un top club se sbagli sei carico di pressioni legati ai giudizi spesso capziosi. L’aspetto caratteriale è importante”.
Sul tecnico
“Con Inzaghi ci siamo detti che siamo liberi senza tensione, godiamoci il riscaldamento, è una cosa bella: è un momento particolare per noi, non vogliamo perderci un secondo. Un ciclo con lui? Sì, l’abbiamo iniziato qualche anno fa e lui ha superato l’esame: in un top club bisogna dimostrare coi fatti, ha dimostrato di essere bravo e vincente, meglio di così non si può trovare. Lui è giovane e ambizioso, vogliamo continuare a vivere questo ciclo, che prima o poi terminerà, ma non siamo nemmeno a metà percorso”.
Prossime mosse
“Rinnovo di Lautaro e altra grande punta? L’anno prossimo ci sarà una stagione impegnativa con anche il Mondiale per Club, la rosa deve essere puntellata al meglio ma dobbiamo far fronte anche alla sostenibilità: cercheremo di fare un mercato creativo”.
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