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Scariolo: “58 anni dalla prima stella, spero ne passino di meno per la terza, questa la grande bravura di Inzaghi”
Il commissario tecnico della nazionale spagnola di basket Sergio Scariolo è un noto tifoso nerazzurro.
Sergio Scariolo ha parlato del presente e del futuro dell’Inter a Tuttosport. “La conquista della seconda stella è una bella sensazione. E’ proprio il caso di dire: ‘Not for everyone’, per un traguardo importante che si inseguiva da tempo e finalmente è arrivato. Una porta di accesso alla nuova sfida, se passassero altri 58 anni per la terza stella non la vedrei. Spero possa arrivare prima. Devo dire che la sensazione che dà il club è di solidità della struttura societaria, di qualità delle scelte. Per età, equilibrio, allenatore e così via penso si possa allungare la striscia. Vittoria in casa del Milan? Serve più per gli sfottò tra amici, che per altro. I titoli è sempre più bello vincerli in casa”.
Sul tecnico nerazzurro
“Ha svolto un ottimo lavoro, di qualità: è stato in grado di reggere le pressioni non indifferenti dell’anno scorso con grande sangue freddo. Ha avuto la capacità di chiudere lo spogliatoio preoccupandosi il meno possibile di quello che si diceva fuori. Il lavoro di costruzione della squadra, con la società, è molto soddisfacente. Chi è l’uomo scudetto? Da allenatore torno a citare lui. Credo che poi Marotta e Ausilio abbiano avuto un peso enorme”.
Cosa manca per il salto di qualità in Europa
“Ci sono molti fattori che ti portano a vincere. Credo però che la crescita generale di squadra e società porti legittimamente ad aspirare di essere tra le prime otto. Zielinski e Taremi dal mercato? L’idea di avere una squadra di titolari e co-titolari, se si mantenesse questo spirito, può funzionare. Quest’anno forse mancava qualcosina in attacco per avere due squadre di questo tipo: Taremi è un passo avanti”.
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