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Gramellini: “Condannare Acerbi solo per la testimonianza di Juan avrebbe creato un precedente pericoloso”
Il giornalista Massimo Gramellini ha stigmatizzato la reazione della moglie del difensore italiano alla sentenza che assolveva suo marito.
Massimo Gramellini sul Corriere della Sera ha detto la sua sul caso Acerbi-Juan Jesus: “Per la giustizia sportiva Francesco Acerbi è innocente perché non esistono prove che abbia dato del «negro» a Juan Jesus, tranne una: la testimonianza dell’offeso. Eppure, a meno di non voler considerare Juan Jesus un mitomane (nel qual caso da condannare sarebbe stato lui), Acerbi deve avere pur detto qualcosa. E riesce difficile credere che questo qualcosa sia la frase che lo stesso Acerbi ha lasciato trapelare: «Ti faccio nero»“.
La precisazione
“Ma quale giovane del 2024 dice ancora «Ti faccio nero»? A un nero, poi. Neanche in un oratorio gestito dalle Orsoline. Però è indubbio che, per poter emettere una sentenza di condanna, il giudice aveva bisogno di prove oggettive. Pensate che cosa sarebbe successo, se Acerbi fosse stato condannato sulla base della sola parola di Juan Jesus. Si sarebbe trattato di un precedente pericoloso. Che da domani avrebbe consentito a chiunque di rovinare la carriera di un rivale seppellendolo sotto il peso di un’accusa infamante, anche se non supportata né da un audio né da un testimone“.
Le conclusioni
“La giustizia è costretta a conoscere ragioni che la ragione, intesa come buon senso, non conosce. Perciò, mentre la ragione dà ragione a Juan Jesus, la giustizia deve darla ad Acerbi. Più difficile, invece, dare ragione a sua moglie, che con il commento social «Adesso sciacquatevi la bocca» ha commesso lo stesso errore di quei politici che sbandierano una sentenza di non condanna come se si trattasse di un’assoluzione”.
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