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Julio Cesar: “La maturazione di Lautaro non è terminata, mi è piaciuto come ha gestito i momenti difficili”
L’ex estremo difensore Julio Cesar si dice stupito dalla bravura del portiere elvetico.
Nel corso della lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Julio Cesar si è concentrato anche sulle prestazioni di Lautaro Martinez e Yann Sommer. “Lautaro è uno dei migliori in circolazione. Io penso che la sua maturazione non sia terminata perché ogni anno aggiunge qualcosa, non si accontenta mai. Ora segna sempre, ma a me è piaciuto soprattutto quando la palla non entrava: il modo in cui ha gestito i momenti difficili, nonostante la pressione esterna, è stato davvero da campione. Non è un caso che sia capitano e un punto di riferimento per tutto il mondo Inter: se riesci a raggiungere questo livello in un club così grande, devi essere per forza grande”.
Sul rendimento di Sommer
“Sono onesto, non me l’aspettavo così… Mi ha stupito positivamente, è una sicurezza. Veniva dopo Onana, un portiere che aveva cambiato l’Inter col suo modo di far partire l’azione dal basso. Sommer ha preso il suo posto con semplicità, del resto non si passa al Bayern per caso: sostituire Neuer non è da tutti. Per le qualità che ha, Sommer è venuto fuori tardi: nel calcio capita, o forse, semplicemente, non si è guardato nella giusta direzione…”.
La spiegazione
“La difesa interista è un muro e applica in maniera perfetta un sistema di gioco che le permette di rischiare poco, ma la bravura di un portiere da top team sta nella capacità di restare concentrato e farsi trovare pronto quando riceverà dei tiri. Succederà poche volte, ma succederà, e lì ti giochi la vita. Mou prima delle partite mi guardava negli occhi e mi dava la giusta carica: ‘Mi servi per due interventi, non di più…'”.
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