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Dimarco: “Quello col Frosinone era un tiro, ho visto il portiere fuori, Roberto Carlos ha fatto la storia, piedi per terra”
L’esterno sinistro dell’Inter Federico Dimarco attraversa un magic moment anche se lui saggiamente resta umile.
L’Italia ha battuto venerdì scorso la Macedonia e si giocherà le sue chance di qualificazione agli Europei del 2024 domani contro l’Ucraina. Federico Dimarco ha giocato 90 minuti la prima gara e sembra destinato a partire titolare anche nella gara decisiva di domani; ecco le sue sensazioni anche sull’Inter ai microfoni di Rai Sport. “Abbiamo fatto una grande partita, abbiamo creato tanto, siamo stati propositivi e abbiamo fatto quello che ci aveva chiesto il mister in settimana. Capita durante le partite di avere dei momenti più alti e dei momenti più bassi, e in quei sette minuti abbiamo un po’ smesso di giocare. Però poi abbiamo ripreso a giocare e a creare, abbiamo fatto due gol che hanno chiuso la partita definitivamente. Molte squadre dopo aver fatto due gol si abbassano e cercano di difendere il risultato, noi no, siamo stati propositivi e abbiamo creato tanto“.
Il goal col Frosinone
“Quello era un tiro in porta. Prima, con la coda dell’occhio guardo Dumfries, e infatti giro la testa. Poi vedo il portiere, noto che è di fuori, bene o male ho calciato e la palla è entrata”.
Il paragone illustre
“Roberto Carlos? Non facciamo paragoni, perché quello è un giocatore che ha fatto la storia del calcio, quindi rimaniamo con i piedi per terra“.
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