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Condò: “La storia di Lukaku non è stata praticamente raccontata”
L’opinionista Paolo Condò ha sottolineato la grande differenza esistente tra le due squadre che si sono affrontate domenica a San Siro.
Paolo Condò ha analizzato Inter-Roma e l’andamento della corsa Scudetto sulle pagine di Repubblica con queste parole: “Accomunate dallo stesso obiettivo — per il quale è giusto ribadire che esistono una favorita e due aspiranti — Inter e Juve in questo turno hanno superato un esame. Era il decimo, il campionato diventa maggiorenne e i segnali che manda vanno interpretati”.
Gara a senso unico
“Inter-Roma è stata una partita giocata col campo in pendenza. Rui Patricio e la difesa della Roma aspettavano in fondo a una discesa, tanto facilmente l’Inter arrivava sulla linea dei 16 metri, salvo impantanarsi nel gran traffico dell’area”.
Il grande ex
“Viceversa Sommer attendeva la Roma in cima a una parete di vetro, sulla quale inerpicarsi sembrava impossibile, e infatti soltanto Cristante è arrivato a guardarlo una volta negli occhi. Sono anni che vediamo — ed è capitato di ammirarle — le squadre di Mourinho: in modo più o meno efficace hanno spesso replicato l’atteggiamento del serpente a sonagli, raggomitolato su se stesso in posa inoffensiva per scattare invece all’improvviso, e mordere mortalmente il rivale. Ieri il serpente si è limitato a difendere il suo territorio, ma se non si rende mai minaccioso è fatale che alla fine soccomba. La grande storia della vigilia, la domenica di Lukaku, non è stata praticamente raccontata”.
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