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Materazzi: “C’è un motivo perché San Siro fischierà Lukaku e non Mourinho, se fossi in lui avrei sentito il bisogno di spiegare”
L’ex difensore Marco Materazzi ha espresso il suo parere sull’addio dell’attaccante belga ma non solo.
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Marco Materazzi che ha rifiutato paragoni sugli addii di Mourinho e Lukaku. “Perché San Siro fischierà Lukaku e non hai mai fischiato Mourinho? Non è così difficile, mi pare. Bastava dirlo: me ne vado perché… È stato bello, grazie di tutto, eccetera eccetera. Bastava dirlo prima, soprattutto“.
Sull’addio del tecnico portoghese
“Pubblicamente non l’aveva detto, ma ci giocavamo una Champions, non un torneo amatoriale. E poi a chi di dovere, il presidente Moratti, in pratica lo aveva detto. E anche a noi: se ci si conosce non servono discorsi solenni, bastano gli sguardi, le non risposte“.
La spiegazione
“Non viene perdonato al belga il silenzio e i suoi tempi. Dice che quando parlerà si capiranno tante cose: speriamo, ma noi tifosi interisti stiamo ancora aspettando. Io, se avessi fatto una scelta come la sua, avrei già avuto bisogno di spiegare. E avrei spiegato, da un pezzo. Perché ci sono cose che non serve dire, come quella notte a Madrid. Ma altre invece è importante dirle, spiegarle“.
Essere allenati da Mourinho
“Guardi, valeva la pena di essere allenato da Mourinho, in quella Inter, anche per giocare un solo minuto in tutta la stagione. Per me è sempre stato tutto chiarissimo da quando parlai con lui, prima di allungare il contatto fino al 2012. Sapevo qual era la mia posizione: avrei giocato poco, diciamo il giusto, ma anche in gare decisive come la finale di Coppa Italia, e però mi sarei sentito importante anche seduto in panchina vicino a lui“.
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