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Bergomi: “L’Inter per vincere deve andare sempre al massimo, a volte ti chiedi il perché della metamorfosi”
L’ex difensore e capitano dell’Inter Beppe Bergomi cerca di spiegare gli up ed i down dei nerazzurri.
Beppe Bergomi analizza il momento attuale dell’Inter alla Gazzetta dello Sport. “L’Inter fin qui ha dimostrato di essere una grande squadra, sta giocando bene. Certo, poi capitano queste giornate che lasciano l’amaro in bocca…“.
Il pareggio col Bologna
“L’Inter è una squadra che per ottenere quello che ottiene deve sempre andare al massimo. Perché è il collettivo che fa la differenza: non ha giocatori che saltano l’uomo, che creano superiorità. Così tutto ciò che costruisce lo fa con una manovra avvolgente in cui tutti vengono coinvolti: molto spesso vediamo partite dominate e brillanti, poi però se cala un po’ l’aspetto fisico o mentale arrivano le brutte sorprese“.
Il fallo di Lautaro su Ferguson
“È un errore grave, una leggerezza che ha rimesso in discussione la partita e in pericolo il risultato, come la lettura della difesa sul 2-2. Una volta sbaglia il portiere (contro il Sassuolo, ndr ), una volta l’attaccante, un’altra volta si sbaglia di reparto. I dettagli fanno la differenza nel calcio di oggi e cambiano anche la percezione di una squadra: guardi l’Inter per diverse partite e pensi che sia fortissima, la miglior squadra del campionato, poi arrivano partite come col Sassuolo o col Bologna e ti chiedi come sia possibile questa metamorfosi. Ripeto, il gioco di Inzaghi è molto dispendioso e tutti devono essere sempre al massimo della condizione“.
Sulle scelte di formazione operate da Inzaghi
“Non credo onestamente che Inzaghi avrebbe dovuto cambiare qualche pedina rispetto alla gara col Benfica. Su questo sono pienamente d’accordo con Inzaghi, come succede spesso del resto. L’Inter ha giocato martedì sera col Benfica, dominando. La gara col Bologna è arrivata quattro giorni dopo, il tempo per recuperare c’è stato. Giusto scegliere chi sta meglio, chi dà più garanzie. Il problema è non aver vinto…“.
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