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Thuram: “L’Inter già 2 anni fa mi considerava un 9 anche se giocavo sulla fascia, sto crescendo tantissimo in Italia”
L’attaccante dell’Inter Marcus Thuram rivela come sta cambiando la sua carriera in questi ultimi mesi.
Marcus Thuram si è confessato a 360 gradi in una lunghissima intervista a L’Equipe; ecco alcuni stralci delle sue parole. “L’Italia mi insegna ad essere specifico per il lavoro. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto l’Inter. Questo mi permetterà davvero di stabilirmi in questa posizione centrale. Poi mi porta altre cose: in Italia mi viene chiesto di giocare molto da perno per i miei compagni, di fare da appoggio per i centrocampisti, di attaccare la profondità. È un mix di molte cose. Muovendomi nel gioco, ho dovuto imparare nuovi metodi qui“.
I suoi compiti
“Non definisco il mio ruolo con una parola. Questo aspetto di pivot è una qualità che devo avere e sulla quale devo ancora lavorare. Ma non mi limito a questo: alla profondità, alla rottura del gioco, alla ricezione dei cross. La posizione di numero 9, per come la percepisco, racchiude molte qualità diverse. Mi piace sapere come fare cose diverse. Questa squadra mi permette di sviluppare tutto questo. Prendiamo colpi ma non lo vedo più difficile, no. Perché so che mi aiuterà a essere la versione migliore di me stessa. Nelle grandi partite, in Champions o con la Francia, gli spazi sono pochi e quello che imparerò lì mi sarà utile. In pochissimi mesi all’Inter sono cresciuto tantissimo“.
Il retroscena
“Devi sapere che due anni fa mi contattò l’Inter, giocavo come esterno ma mi avevano già individuato come 9. Pochi di loro avevano questa visione. Avevano una conoscenza molto precisa del mio potenziale sviluppo“.
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