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L’allergia alle emiliane fa imbufalire Inzaghi: l’allenatore non riesce ad estirpare il male dell’Inter
Quello di ieri a San Siro è un pareggio che sa di sconfitta per i nerazzurri e per il tecnico, raramente così arrabbiato.
L’Inter getta alle ortiche una partita ben indirizzata: al quarto d’ora infatti i nerazzurri vincevano 2-0 in casa contro il Bologna. La gara invece è finita 2-2 e ha aperto profonde riflessioni su aspetti negativi già visti.
Il male che ritorna
Molte volte il rendimento dell’Inter dipende dalla caratura dell’avversario: solo così si spiegano repentini cambi di atteggiamento come quelli degli ultimi 4 giorni. I nerazzurri hanno annichilito il Benfica più nella prestazione che nel punteggio per poi farsi fermare sul pareggio dal Bologna. Questo è un limite molto grande che si sta ripalesando dopo che sembrava estirpato ad inizio stagione.
Il precedente
L’anno scorso furono 21 i punti persi contro squadre sulla carta alla portata secondo la rosea; il Napoli a fine campionato arrivò 18 punti sopra la squadra di Inzaghi. Il tecnico le sta provando tutte ma al momento non si vede la luce in fondo al tunnel: sembra che i giocatori non riescano a trovare le giuste motivazioni contro avversari sulla carta inferiori: il tutto si traduce in cali di concentrazione e/o rilassamento.
L’atteggiamento dell’allenatore
L’Inter ha iniziato tutto sommato bene la stagione ma l’arrabbiatura di Inzaghi di ieri nelle interviste di rito da capire come i risultati contro Sassuolo e Bologna facciano male e nascano da lontano. L’obiettivo dichiarato è la vittoria dello Scudetto e approcciare così le gare contro le medio-piccole rischia di farlo evaporare.
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