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Borja Valero: “Mi sono divertito all’Inter e con Brozovic, si vedeva che Lautaro aveva il fuoco dentro”

L’ex centrocampista Borja Valero ritiene che tre squadre lotteranno per lo Scudetto.
Borja Valero ha parlato a Radio Serie A del suo periodo all’Inter e di alcuni giocatori che ha conosciuto in quegli anni. “Mi sono divertito all’Inter. […] Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che mi avevano detto, riportare l’Inter in Champions e piano piano il club è tornato ad essere importante. Ho un rapporto molto speciale con Spalletti, l’avevo conosciuto già a Firenze e mi ha voluto a tutti i costi all’Inter”.
L’apporto di Conte
“E’ stato veramente positivo, ha quella mentalità vincente a 360 gradi. A inizio stagione mi disse che non rientravo nei suoi piani e poi ho finito giocando quasi tutte le ultime 10 partite di campionato, preferendomi a Eriksen. Conte è un allenatore speciale per quello, perché non guarda in faccia a nessuno e questo stimola tutti a dimostrare in allenamento”.

Su Brozovic
“E’ un giocatore speciale in tutti i sensi. Fuori dal campo ci divertivamo molto, faceva molto ridere e poi aveva questa malattia per le freccette e ci ha contagiati tutti, giocavamo sempre in ritiro e ce l’ho anche a casa”.
La crescita del Toro
“Un po’ me l’aspettavo che avrebbe avuto questa crescita negli anni, in allenamento si vedeva che aveva un fuoco dentro. Al primo anno era chiuso da Icardi, ma ha saputo la pazienza di aspettare il suo momento. E’ diventato uno dei migliori attaccanti non solo della Serie A, ma di Europa, sa segnare da tutte le posizioni. E poi vedi che anche quando è in panchina ed entra nel secondo tempo, ha il fuoco per fare la differenza come si è visto a Salerno”.
Sulla corsa Scudetto
“Sulla carta l’Inter ha qualcosina in più delle altre, è stata molto brava sul mercato, ha doppioni di altissimo livello in tutti i ruoli. Ovviamente il campionato è molto lungo, però credo che sarà una lotta fino alla fine con il Milan e forse con il Napoli, se riesce a tornare ai livelli dell’anno scorso ma non sarà semplice. La Juve? Tutti la citano per lo scudetto perché non gioca le coppe, certo può essere un vantaggio ma questo non basta per vincere uno scudetto”.
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