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Garlando e i problemi tattici dell’Inter
Il giornalista Luigi Garlando ha fatto una completa disamina tattica dell’Inter 2.0 di Simone Inzaghi.
Luigi Garlando sulle colonne della Gazzetta dello Sport ha evidenziato pregi e difetti dell’Inter attuale. “Tutta l’Inter è potente, e ha perciò bisogno di più tempo per carburare, a differenza, per esempio, del Milan, più leggero. Sabato a Lecce, nel clima elettrico dei 3 punti, vedremo sicuramente un’Inter con un’altra testa e altra reattività. Più difficile invece risolvere i problemi tattici. A Pescara mancava Brozovic e il bravo, ma tenero Asllani, ha faticato a reggere il timone”.
“Più in generale, Inzaghi deve ritrovare la costruzione collettiva che ha fatto bella e vincente l’Inter nella stagione scorsa. Spesso è troppo frenetica la ricerca della profondità per dare a Lukaku spazi aperti da divorare in corsa. Manca la intelligente ricucitura di fascia di Perisic. Gosens, che ha caratteristiche diverse, più di spinta che di manovra, deve cambiare copione. Anche al tedesco servirà tempo. La crescita di Calhanoglu migliorerà tutto l’organismo e anche le nuove funzioni di Lautaro che ora lavora di più in raccordo, lasciando la profondità a Lukaku. Nella stagione scorsa era Dzeko a fare il play offensivo e il Toro a caricare. La Lu-La comunque resta una garanzia: Big Rom ha preso la rincorsa per il campionato (due gol di fila, al Lione e al Villarreal). Il resto, come detto, verrà con il tempo, con la condizione e gli accorgimenti tattici. L’Inter ha un’identità tattica solida, una rosa profonda e individualità di qualità per tornare in linea con i pronostici. Anche se Inzaghi si augurava di entrare tra i canapi del campionato con altre certezze e altro spirito“.
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