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I miracoli di Marotta e Ausilio
Dopo aver visto svanire in poco tempo Dybala e Bremer l’umore dei nerazzurri non è dei migliori, ma occorre pensare anche a quello già fatto.
Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport analizza l’operato dei dirigenti dell’Inter nell’arco di tutta la sessione estiva di calciomercato. “La Roma gli ha soffiato Dybala il 18 luglio, la Juve Bremer il 19. Ma se il primo incarnava soprattutto il desiderio di un dirigente “innamorato” del talento (a zero), più che un’esigenza tecnica della squadra, il secondo rappresentava da molti mesi il principale obiettivo per la difesa”.
“Due brutte giornate, le ultime, per Beppe Marotta, ma anche per Piero Ausilio e Simone Inzaghi: fino a ieri mattina il direttore sportivo e l’allenatore dell’Inter hanno continuato a ricevere rassicurazioni dal centrale brasiliano e dal suo agente Paolo Busardò, i quali garantivano la massima fedeltà, il rispetto delle tante promesse fatte e zero tradimenti: un patto è un patto, anche se di calciomercato. […] Al di là delle simpatie e delle antipatie personali (o territoriali) ripeto che, vista la drammatica situazione finanziaria nella quale da anni versa l’Inter, Marotta e Ausilio continuano a fare miracoli. Purtroppo per loro, o per fortuna, Lukaku ha scombussolato i piani: non hanno potuto rifiutarlo – Romelu è pur sempre Romelu e riprendere a 8 un pezzo venduto un anno prima a 115 resta comunque un affare -, ma i due avevano altro in testa”.
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