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Vincere non è l’unica cosa che conta
La stagione dell’Inter sta per volgere al termine. In palio subito un trofeo mentre in campionato si può solo sperare in un passo falso del Milan.
Ha ragione Simone Inzaghi quando dice che l’Inter ha giocato per diversi mesi un grandissimo calcio. Era da tempo che i nerazzurri non esprimevano un gioco così brillante e divertente, con grande libertà agli interpreti e occasioni da gol a ripetizione. La stagione interista al momento è da 7 in pagella, un voto che può crescere naturalmente alzando al cielo la Coppa Italia o rimanere tale. Per lo scudetto “il dado è tratto”. Il Milan ha un’occasione che non si farà sfuggire.
Vincere non è l’unica cosa che conta. Arrivare primi al traguardo non è semplice né tantomeno scontato, così come arrivare a maggio in corsa per tutti gli obiettivi stagionali. È questo il primo grande obiettivo raggiunto dall’Inter: competitiva dall’inizio alla fine di questa lunga stagione, con qualche rimpianto da citare soltanto tra pochi giorni. Quei 7 punti in 7 partite gridano vendetta ma forse, come sostiene il tecnico interista, quel dispendio di energie è servito a far crescere l’Inter. Una squadra che magari non vincerà lo scudetto, fallendo l’obiettivo principale della stagione ma sicuramente imparerà dai propri errori. Prima però c’è una Coppa Italia in palio, proprio contro chi la vittoria ce l’ha nel dna. Vincere non è l’unica cosa che conta ma nessuno gioca soltanto per partecipare.
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