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L’Inter è ancora da scudetto solo se cambia se stessa
Gli uomini di Inzaghi possono ancora ritrovare la vetta a patto che cambino approccio e soluzioni tattiche.
L’Inter osservata contro la Fiorentina naviga tra le sue incertezze. Se ne salvano tre o quattro nella gara di San Siro. I 55mila assistono a uno spettacolo poco degno di un club che vorrebbe confermarsi campione d’Italia. Non ci siamo e il primo responsabile è proprio lui, Simone Inzaghi. Il tecnico che ha avuto grandi meriti fino alla gara contro il Liverpool. Poi avrebbe dovuto cambiare. Senza se e senza ma. Ora i punti iniziano a pesare.
Non c’è più tempo per il bel gioco e per i ricami di Calhanoglu e Barella. Servono sostanza e cinismo. Le punte sono lontane dalla porta avversaria e non c’è un collegamento tra i reparti. L’ex Milan ha provato a vestire i panni del regista e ha fatto qualcosa di buono solo nel secondo tempo, quando c’erano più spazi e la gara era aperta. Perché non optare per un 4-4-2 e provare a sfondare sulle fasce con Gosens? Le note positive vengono da una solidità difensiva che non è compensata da un’efficacia negli ultimi 30 metri. Lautaro Martinez ormai è un caso e le voci di cessione a giugno si fanno sempre più insistenti. Simone Inzaghi ha una grande chance: cambiare l’Inter, mettere da parte le idee di una vita per centrare un obiettivo che al momento assomiglia più a un’impresa sportiva.
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